Perché le etichette elettroniche per i supermercati stanno prendendo piede in tutta la GDO?
Il mercato delle etichette elettroniche vede, oggi, un’espansione marcata: Markets and Markets prevede che il mercato delle Electronic Shelf Label (Esl), in lingua italiana etichette elettroniche per scaffali, registrerà una rapida espansione nel periodo 2021-2026, passando da un fatturato di 826 milioni di dollari a 2,09 miliardi, con una crescita del Cagr del 20,4%.
(Fonte GDOWeek)
La tendenza, quindi, non è passeggera e non è solo tipica del mercato italiano, ma un vero e proprio movimento internazionale su cui tutta la GDO si sta muovendo a passo di marcia. Ti sei mai chiesto il perché di questa direzione?
Abbiamo deciso di scrivere questo articolo proprio per spiegare il perché investire nelle etichette elettroniche per supermercati e capirne il vero valore che, ovviamente, va ben oltre il prezzo...
La GDO di tutto il mondo ha compreso da tempo che le etichette elettroniche non sono solo frontalini a inchiostro digitale.
Non è certo una vanità puramente estetica o di customer experience quella che spinge insegne come Conad, Iperal, Il Gigante, Despar e altri a investire sulle etichette elettroniche per i loro supermercati. C'è di più.
Le etichette elettroniche a scaffale sono più di un cartellino prezzi dal display digitale; le etichette elettroniche portano una vera rivoluzione nella gestione interna dei punti vendita della grande distribuzione grazie alle loro funzionalità.
Le etichette digitali comunicano “internamente” con il gestionale, in modo da facilitare le operazioni interne per quanto riguarda:
Pensa solo alla gestione del prezzo e a quanto tempo e quante risorse operative occupa l’applicazione delle offerte: centinaia di cartellini da creare, stampare, sostituire manualmente e aggiornare.
L’impatto sul lavoro quotidiano è enorme, perché da subito si ottiene:
Approfondisci le funzionalità delle etichette elettroniche nell’articolo dedicato alle potenzialità dello scaffale digitale.
Come fare comunicazione al cliente finale se le etichette elettroniche sono tutte uguali tra loro?
A questa domanda, che fino a qualche anno fa era la maggiore obiezione rispetto alla digitalizzazione della grande distribuzione, l'innovazione ha risposto con sistemi di comunicazione visiva in grado di stimolare il cliente: offerte, prodotti di un certo tipo (biologici, vegani o senza glutine, per esempio) possono essere messi in evidenza in modo chiaro e soprattutto efficace.
Si possono poi integrare soluzioni come i video info-point, totem e altri sistemi di digital signage.
La digitalizzazione degli scaffali dei negozi, degli ipermercati, dei supermercati ma anche di altri tipi di punti vendita come i pet shop, le farmacie, gli store di elettronica e di footwear, porta in prospettiva acquisti più rapidi e maggiori profitti grazie alla migliore gestione dei costi interni e alla migliore organizzazione delle risorse. In un contesto come quello attuale la gestione dei costi è l’unico asso nella manica possibile per evitare di intaccare ulteriormente i margini di guadagno e, cosa altrettanto importante, riuscire a mantenere i prezzi concorrenziali.
Il gruppo Conad Nord Ovest sta portando avanti un progetto di digitalizzazione iniziato nel 2017.
Questo ha portato all’installazione delle etichette elettroniche Nicolis Project in oltre 250 punti di vendita della rete.
Nel caso del gruppo Conad, lo sviluppo del progetto digitale si è concentrato sugli utilizzi nei processi di posizionamento della comunicazione promozionale e nella gestione del controllo scadenze.
Leggi qui la case study completa sulle etichette elettroniche per Conad.
Come appare ormai chiaro, la digitalizzazione dei punti vendita a scaffale richiede azioni mirate agli obiettivi e calibrate in base alle funzionalità necessarie. Ecco perché, prima di partire con la digitalizzazione è sempre bene parlare con un esperto dei tuoi obiettivi. Vuoi un parere per la tua situazione? Mettiti in contatto con i nostri eserti.